L'osteoporosi
è la riduzione della densità ossea.
Quando
i minerali contenuti nelle ossa si riducono, l'osso diventa meno
resistente e può rompersi più facilmente.
Ma
l'osso non è inerte : è
una parte viva dell'organismo.
Le cellule che lo formano nascono e muoiono in continuazione. Il
ciclo di sostituzione e rimodellamento dura per tutta la vita.
L'osteoporosi
si manifesta quando questo processo non funziona come dovrebbe : nel
senso che viene riassorbito più osso di quanto se ne formi.
Ciò
significa anche che è sempre possibile nutrire l'osso, per
alimentare la sua riformazione.
Molti
sono i fattori che influiscono su questo processo, per cui è
necessario :
a)
fornire all'organismo tutti gli elementi minerali di cui necessita
(tra cui il Calcio);
b)
fornire un'adeguata quantità di vitamina D ;
c)
fare attività fisica :
basta anche soltanto camminare. E' da evitare, nel modo più
assoluto, la sedentarietà.
Ma
non basta, perché la causa principale dell'osteoporosi,
non è la mancanza di Calcio, ma è l'infiammazione.
Infatti
:
1)
“I Paesi con più alte assunzioni di Calcio, hanno le percentuali
più alte di fratture.” In Cina, dove non si beve latte, si è
quasi agli ultimi posti ( meno fratture).
2)
I Bifosfonati, farmaci per l’osteoporosi, sono accusati di procurare fratture più
gravi !
3)
C'è chi sostiene che l'osteoporosi, da un semplice fattore
di rischio, sia stata
trasformata in una malattia : forse, per fare soldi con i farmaci e
con le cure.
-
“L'osteoporosi aumenta il rischio di fratture!” - dicono.
Questa
affermazione è poco veritiera, se non completamente falsa : infatti, uno studio condotto dall'Università di Tampere (Finlandia) e
pubblicato il 17 gennaio 2008 sul British medical journal, dimostra :
a)
che 8 fratture su 10 avvengono in persone che non hanno l'osteoporosi
;
b)
che la causa di 9 fratture su 10 è una caduta, la quale non si può
prevenire con i farmaci.
Per
evitare il 90% delle fratture, quindi, non
serve prendere medicine,
ma soltanto fare più
attenzione a dove si mettono i piedi.
Purtroppo,
alcuni farmaci (come il cortisone), la depressione e le malattie
infiammatorie del tipo Th1, favoriscono l’osteoporosi.
Come
pure un'alimentazione
sbilanciata.
Un’adeguata
assunzione di vit. D riduce il rischio. Meglio ancora, l’esposizione
al Sole.
Fondamentale
è anche l’equilibrio acido-basico :
il citrato di Magnesio, per esempio, fa aumentare la densità ossea
(insieme a tutti gli alimenti alcalinizzanti). Il citrato riduce la
formazione di calcoli renali e fa assorbire il Calcio in misura
maggiore.
Il
Calcio si può
assumere anche con le acque minerali che ne sono ricche, come : S.
Lucia, Uliveto, Sangemini, ecc.
Può
aiutare bere acqua minerale ricca di Calcio (> 200 mg/l), alcalina
(bicarbonato > 1000 mg/l), e povera di solfato (< 50 mg/l).
Carne
e latticini, invece,
sono acidificanti e costringono l’organismo a sottrarre Calcio per
tamponare l’acidità.
Il
latte e i latticini aumentano anche lo squilibrio immunitario in
senso Th1, e favoriscono
l'infiammazione che,
come abbiamo detto, è il fattore più importante per lo sviluppo
dell'osteoporosi.
Anzi,
negli ultimi anni, l'osteoporosi sembra più diffusa, nonostante
siano aumentati i consumi di latte e derivati; nonostante le cure
mediche ; ed è più alta nei Paesi dove si consumano più latticini.
Gli
studiosi, in particolare, hanno riscontrato una
correlazione tra elevato consumo di latte, fratture ossee e un
rischio aumentato di mortalità.
(Come
dire che il latte, oggi, può fare più male che bene).
Inoltre,
un introito eccessivo di Calcio, senza l'intervento della vitamina
K2,
che è indispensabile per fissare il Calcio alle ossa, non permette
di evitare la calcificazione delle arterie e dei tessuti molli.
I
fattori decisivi per evitare l'osteoporosi, quindi, sono :
1.
l’attività fisica :
lunghe camminate al Sole.
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