Vorrei raccontarvi una storia curiosa.
Nella famiglia di mio padre erano in sei, tra fratelli e sorelle. Altri sei erano nella famiglia di mia madre. Ambedue originari di un piccolo paese dell’Appennino.
Negli anni cinquanta molti emigrarono nella città vicina, o nella grande città di Roma, per trovare lavoro e vissero lì con le loro famiglie.
Una sorella di mio padre emigrata nella città vicina è morta di cancro, come pure il marito, in età relativamente giovane.
Una sorella di mia madre e il marito, anch’essi nella città vicina, sono morti di cancro all’età di quarant’anni circa.
Un fratello e una sorella di mia madre sono morti di cancro nella grande città.
Un’altra sorella di mio padre è stata operata di cancro ancora giovane.
Tutti, dico tutti, quelli emigrati sono morti di cancro.
Di quei quattro rimasti nel paesino, dove potevano coltivarsi l’orticello, allevare il maiale e i conigli, dove potevano mangiare frutta e verdura BIO, ( anche se molti generi alimentari erano acquistati ), due sono morti in tarda età , per problemi circolatori, due sono ancora vivi, vecchi e sani.
Chi è vissuto in città, acquistando tutti gli alimenti, è morto di cancro.
Chi è vissuto nel paese, NO.
Certo, si muore lo stesso, con il cuore o altro, ma non di cancro !
Cosa volevo dire ?
Che il cancro viene per il 25% dal fumo ; per il 60% dall’alimentazione.
Se non si fuma, e si mangia BIO il più possibile, il cancro è quasi debellato.
Questa, e solo questa, è la vera prevenzione.
giovedì 15 febbraio 2007
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1 commento:
è vero, ma nonno s'è rinc..., forse per merito del buon vino
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