Fin
dalla Preistoria l'uomo mangia carni conservate ; forse, da oltre
4000 anni mangia insaccati e nessuno, sottolineo nessuno,
è mai morto di cancro.
Allevare
il maiale (e gli altri animali) è una tradizione millenaria, siamo
cresciuti a pane e prosciutto, (salsicce, salami, lonze, coppa,
“ventrecina”, cotechini, ecc.). Perfino
il lardo del maiale,
oggi così pericoloso, si
mangiava tutto : nel
sugo al posto dell'olio, perché in montagna l'olivo non cresceva,
oppure crudo con il pane, al posto del prosciutto, nelle famiglie più
povere. (Lardo di Colonnata).
Oggi,
invece, negli insaccati ci mettono gli additivi
e i conservanti, al
posto del sale e del pepe come nella tradizione contadina.
I
nitriti e i nitrati, adoperati spesso più per nascondere la
scarsa qualità della carne usata, che per necessità ; oppure per
truffare i consumatori e vendere prodotti ancora troppo freschi (e
che pesano il doppio) al prezzo di quelli stagionati …
Perché
non si ritorna ai prodotti di alta qualità della tradizione norcina,
piuttosto che far salsicce e würstel
con gli scarti di lavorazione ?
Il
prosciutto affettato al banco
è, quasi sempre, privo di additivi e conservanti, che servono ad
inibire lo sviluppo dei batteri patogeni e del botulino nelle
confezioni sigillate.
Inoltre,
perché non si dice chiaramente che sono gli additivi chimici, ormai
a migliaia nel piatto, i veri responsabili delle malattie moderne ?
Non
serve neppure evitare la carne diventando vegani : perché anche
le verdure e la frutta sono avvelenate!
Perfino più della carne.
Non
si può fare come negli USA, dove è possibile vendere “veleno” e
poi il cittadino (inconsapevole
e disinformato)
"decide" se consumarlo o meno …
Gli
alimenti in vendita devono essere privi di sostanze dannose.
Per
ottenere questo, le normative devono essere stringenti. A
partire, soprattutto, da ciò che mangiano gli animali.
Consoliamoci
con un bel panino al prosciutto !
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