L'epoca
di messa a dimora degli alberi, in Sardegna, è molto importante.
Questo perché le piogge sono scarse e concentrate nel periodo
invernale.
Da
qui la necessità di sfruttare al massimo la terra umida, prima della
lunga siccità estiva che condiziona l'attecchimento delle giovani
piantine.
Il
periodo migliore, sulla base della mia lunga esperienza, è il
seguente :
a)
nel mese di ottobre, per tutti i sempreverdi.
Dopo
le prime piogge autunnali, il terreno rimane sempre fresco e umido,
fino all'estate successiva.
Le
giovani piantine hanno tutto il tempo di sviluppare un ottimo
apparato radicale.
L'irrigazione
estiva (necessaria, forse, soltanto il primo anno) è dannosa,
se non copiosa e regolare!
b)
prima decade di dicembre, per i fruttiferi e le piante a foglie
caduche.
In questo periodo i vivai sono forniti di tutto.
Questi
alberi vanno irrigati sempre regolarmente, durante l'estate e
negli anni successivi.
Particolarmente
sensibili agli squilibri idrici sono gli agrumi, i kaki e i kiwi.
Le
viti, invece, dopo il primo anno non vanno più irrigate, altrimenti
si favoriscono le malattie fungine.
c)
Prima decade di gennaio, per le talee di piante legnose e semilegnose
( fichi, viti, rose, rosmarino, ecc.)
Le
talee di fichi e viti devono essere lunghe 40÷50 cm ; vanno
interrate per 4/5 della loro lunghezza. Lasciare fuori terra solo una
gemma o due.
Le
talee di rosmarino, invece, possono essere di
10÷12 cm e interrate a metà. Piantarne lunghe file, sia per le api
e sia perché fioriscono dall'autunno alla primavera.
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